
Sul significato metafisico del comico. Articolo di Emanuele Franz
”Alcuni ritengono, a torto, che un uomo serio non debba occuparsi di commedie, satire e parodie, ed anzi, suppongono che il ridicolo non si addica alla figura di un filosofo ed in genere alla filosofia. (…) Malgrado ciò occorre constatare un tal livello di ignoranza della filosofia, in coloro che così parlano, da far rabbrividire. La storia della filosofia è, difatti, la storia del ridere”
L’uomo-gallina. Parodia del cittadino medio
Cortometraggio comico-satirico in cui si presenta in modo grottesco e caricaturale l’omologazione del cittadino medio nonché le teorie e le pratiche sulla transizione di genere, oggetto di comicità e di critica del presente lavoro. Lo scopo del lavoro è presentare una caricatura grottesca dell’uomo comune, che spesso è omologato a tal punto da non avere un pensiero critico né una sua propria identità. Si tratta di uno scenario in cui un cittadino si convince di essere diventato una gallina, a forza di saltellare di gioia non appena sente una notizia alla Tv o di ripetere senza pensarci quello che gli dicono i social media e i giornali. Si reca pertanto in una clinica specializzata per le transizioni di genere, chiedendo al personale medico che gli venga riconosciuto il suo status di gallina.
Il lavoro è amatoriale, ha il solo scopo, attraverso la comicità, di far ridere e invitare alla riflessione su temi sociali. Si tratta per cui di una satira, ci si scusa in anticipo qualora la sensibilità di qualcuno possa venir urtata. A tal proposito si ricorda che la satira:
“È quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di castigare ridendo mores, ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene.”
Prima sezione penale della Corte di Cassazione, sentenza n. 9246/2006
(Scritto, diretto e interpretato da Emanuele Franz)
Edipo Re di Sofocle, l’umanità accecata
Poichè l’umanità è funestata e cieca, incapace di vedere la Verità e la Luce, dopo che ha assassinato il Padre, ovvero sia Dio e la Tradizione, e dopo che ha stuprato Madre Natura generando con Lei orribili figli, quali malattie, guerre e pandemie, ho voluto, in modo artistico, rappresentare sia dal punto di vista fotografico che teatrale, il dramma di questa umanità interpretando l’Edipo Re di Sofocle, mai più attuale di oggi
Dante recita Franz
“Dante recita Franz” –Monologo Teatrale di Emanuele Franz
All’Interno della Iniziativa “Lucifer – E quindi, uscimmo a riveder le stelle” promossa dal Centro Friulano Arti Plastiche e Figurative di San Daniele- che, per i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, ha previsto la realizzazione e la esposizione di 34 installazioni ( ognuna per ogni canto dell’inferno Dantesco ) sparse nel centro storico di San Daniele,
Domenica 17 Maggio 2015 presso il parco Villa Serravallo di San Daniele
Emanuele Franz interpreta il XXXIII canto dell’Inferno Dantesco, Ugolino nella torre della Muda, in questo caso un Cubo installato a Simbolo progettato dall’Architetto Ermes Ivo Buzzi di Tarvisio.
Hello world!
Welcome to WordPress.com! This is your very first post. Click the Edit link to modify or delete it, or start a new post. If you like, use this post to tell readers why you started this blog and what you plan to do with it.
Happy blogging!